"A dire il vero non siamo molto abituati a legare il termine PACE a concetti dinamici. Raramente sentiamo dire: "Quell'uomo si affatica in pace", "lotta in pace", "strappa la vita coi denti in pace"... Piu' consuete, nel nostro linguaggio, sono invece le espressioni: "Sta seduto in pace", "sta leggendo in pace", "medita in pace" e, ovviamente, "riposa in pace". La pace, insomma, ci richiama piu' la vestaglia da camera che lo zaino del viandante. Piu' il comfort del salotto che i pericoli della strada. Piu' il caminetto che l'officina brulicante di problemi. Piu' il silenzio del deserto che il traffico della metropoli. Piu' la penombra raccolta di una chiesa che una riunione di sindacato. Piu' il mistero della notte che i rumori del meriggio. Occorre forse una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non e' un dato, ma una conquista. Non un bene ...