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Visualizzazione dei post da agosto 12, 2018

GENOVA 14 agosto 2018

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Lettera a Marta dal Suo Papà #Genova “Mi avevi pregato tanto per andare in Sardegna col tuo fidanzato. Ti avevo detto che, fosse stato per me, non ci saresti andata. Però poi ho visto il tuo sorriso mentre programmavi i tuoi itinerari di viaggio, le escursioni, le giornate al mare. Ti ho detto di sí. Dovevi tornare a casa e raccontarmi come fosse stato. Dovevi dirmi che quel ragazzo ti aveva chiesto di sposarlo sulle note di quella canzone che cantavi sempre sotto la doccia, quella che hai messo anche oggi, prima di uscire. Prima di dirmi che mi volevi bene, stringendomi in un abbraccio. Tu con la tua testa sulla mia spalla e io con le mie mani ad accarezzarti quei capelli che non pettinavi mai. “Papà sono ricci.” E non era vero che “ogni riccio, un capriccio”. Per ogni tuo riccio si scatenavano dieci tempeste. Però eri buona. Eri tanto buona. Eri tua madre, senza la sua paura di vivere, con tanta voglia di guardare le cose belle del mondo. Ti ho dato un bacio sulla

CON UN SOSPIRO

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Con un sospiro sento che tutto ritorna ancora una volta chiudo gli occhi e gli anni cominciano  a scorrere al contrario muovendosi lentamente all'indietro come le lancette di un orologio che girano nella direzione sbagliata con gli occhi di un altro mi vedo ringiovanire in viaggio con un girasole le lezioni apprese con l'età  si annullano e ritrovano l'innocenza il primo vero colpo di testa a mano a mano  che si avvicina quell'anno fatidico quel mese autunnale fantastico sui monti il mondo comincia a cambiare apro gli occhi e mi fermo davanti ad una panchina ad un ponticello di legno davanti ad una camicetta bianca sopratutto davanti ad un viso meraviglioso ad uno sguardo  sorridente  come il primo sole all'alba e.................. dell'amore