Le sue labbra sono uguali a quelle di una dea se mi sfiorano partono infiniti brividi le sue mani   sono uguali a quelle di una dea se mi sfiorano mi alzano in volo

Siedo sul muretto lungo la riva blandito da un dolce pensiero sono arrivato qui da chissà dove sono stato prima in altri posti ho affrontato orizzonti diversi li ho superati come i cavalieri antichi non ho usato cannocchiali sull'ultima viuzza di mare ai lati strisce di erba primaverile impreziosite da allegri fiori gialli al centro solamente una ammaliante farfalla vellutata di sole  

Hai guidato le mie dita sulla matita della vita hai permesso al mio cuore di urlare di piangere di disegnare arcobaleni in quel cielo che ci permetteva di sognare che mi permette ancora di sognare di essere senza tempo. Le note che mi hai regalato tra lacrime di gioia e di dolore non andranno mai perse nel vento saranno sempre e nel persempre la colonna sonora ....di noi