L' UOMO DI MAGGIO
Ricordo tutto
proprio tutto
i capricci
e le tirate di gonne
davanti ad una bancarella
le partite di pallone
con la febbre
i banchi di scuola
i bigliettini che facevo circolare
erano parole d'amore
i sedili fissi dell'auto
trasformati in reclinabili
le tante lettere al giorno
con il postino stanco
il semaforo rosso
e le strisce pedonali
tutti i minuti
prima durante e dopo
essere diventato papà
la finestrella sul mare
i viaggi per le città
di mare e di montagna
poi quelli in collina
come girasole in estate
a scrutare di qua e di la
a far sorridere
in preziosa compagnia
mille sua maestà
il veliero verso nord
attraccato alla banchina
con la sardella e la rondinella
e l’automobilina gialla
tra le stelle e la luna
innumerevoli regalini e sospiri
nel mare del cuore
tra mille onde blu
i pensieri fissi e regali di oggi
rivolti a fra cent'anni