DESTINI



Il maestrale cominciava a deporre la forza
le sue folate si erano addolcite
le reti appese ai trabucchi svolazzavano dolcemente
eravamo lì senza parole occhi negli occhi
accarezzati dal dolce suono di onde ormai leggere
intorno a noi c'era un sole limpido e tiepido
con l'aria che profumava di salsedine
l'unica cosa che volevamo era che quel quadro durasse per sempre
mentre le nostre mani si cercavano si stringevano
ci abbracciavamo sempre di più
subito  avvicinavamo le nostre labbra
la mia auto rossa più in là mandava nuove canzoni
mentre i nostri pensieri correvano assieme al desiderio di noi
avevamo di nuovo vent'anni
sapevamo che ci sono destini più grandi di noi

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