FEBBRAIO


Mentre il cielo di febbraio
era solcato da striature rosse e gialle
che si estendevano dalla montagna al mare
dipingendo d'incanti  
il mare i trabucchi e la muraglia
mi incamminai nel sole freddo
dopo che il treno
era scomparso all'orizzonte
raggiunsi l'auto
entrando colsi il profumo di te
non abbassai il finestrino 
per non fare mescolare il tuo profumo
con l'odore della salsedine
soffiata da un vento sottile
quel tuo profumo 
all'istante 
aprì la porta mai chiusa
dei ricordi immediati
e di quelli più antichi
e mentre il treno 
correva verso i monti del nord
io prima di mettere in moto l'auto
rimasi per molti
ma moltissimi minuti
fermo con le mani sul volante
e con la faccia rigata dal sale






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