L'UOMO DI MAGGIO

                                        
Ricordo tutto
proprio tutto
i capricci
e le tirate di gonne
davanti ad una bancarella
le partite di pallone
con la febbre
i banchi di scuola
le basette grandi e folte alla moda 
i bigliettini che facevo circolare
erano parole d'amore
i sedili fissi dell'auto
trasformati in reclinabili
le tante lettere al giorno
con il postino stanco
il semaforo rosso
e le strisce pedonali
attraversate da una bellissima ragazza
che mai avevo visto prima
ma che come nei migliori film d'amore
pochissimi mesi dopo avrei sposato 
tutti i minuti e i brividi
prima durante e dopo
essere diventato 
tre volte papà e due volte nonno
mille e più volte tifoso 
dell'hockey pista dei miei figli
e di tanti altri piccoli e grandi atleti
la finestrella sul mare
i viaggi per le città
di mare e di montagna
al centro della natura 
con la tenda da campeggio
il carrello tenda 
la roulotte
poi quelli in collina
come girasole in estate
a scrutare di qua e di la
a far sorridere
in  preziosa compagnia
mille sua maestà
il veliero verso il nord carsico
profumato di fiume e di montagne
attraccato alla banchina e agli argini
le uscite fuori strada 
miracolato da Lui
l'automobile color cielo decappottabile fuori la chiesa
l'automobile granata sulla muraglia
l’automobilina gialla girasole
tutte a correre tra il sole le stelle e la luna
innumerevoli regalini e sospiri
nel mare del cuore
tra mille onde blu
i pensieri fissi 
e regali di oggi
gli ultimi
chiamati nipoti
rivolti a fra cent'anni

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